1 Gennaio 2023

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Macbeth, le visioni di Joel Coen 

«Se potete guardare dentro i semi del tempo, e dire quali chicchi germoglieranno, e quali no, parlate».

 

Il tempo è una delle chiavi della storia, inesorabile giudice che avoca a sé il guado di una profezia.

 

Nel suo adattamento per il cinema, Joel Coen porta l’essenzialità del teatro, l’eleganza e la verità poetica di Shakespeare nei meccanismi della settima arte.

 

In questa versione di Macbeth, è Denzel Washington a incarnare il lord scozzese. Lady Macbeth, invece, è interpretata dalla moglie di Coen, Frances McDormand. 

 

Le tre streghe del testo originale sono qui fuse in un’unica presenza, multiforme e ipnotizzante, interpretata da Kathryn Hunter, che profetizza a Macbeth il suo destino e la sua ascesa al trono di Scozia.

 

Macbeth, spinto al limite dalla moglie, affama sempre di più la sua ambizione: è tormentato, fantasmi e visioni lo corrodono, lo portano alla follia, a perdere il controllo.

 

Bianco e nero esaltano la costruzione degli stati emotivi quanto degli spazi dando una forte potenza simbolica alle ombre, che sottolineano la scelta di una ambientazione astratta, fatta di geometrie complesse. 

 

La scenografia e la fotografia sono straordinarie, le inquadrature realizzate nel formato tipico degli ultimi anni del cinema muto alternano intensi primi piani e altrettanto pieni paesaggi aprendo l’immagine al dintorno.

 

Rumori e suoni sono ago e filo con cui Coen cuce gli ambienti: scandiscono i tempi delle azioni e si insinuano nella tessitura testuale al punto da rimanere impressi più delle parole.  

 

Nel film, disponibile su Apple TV+, Coen amplifica la natura visionaria del testo shakespeariano, la vulnerabilità insita in un dramma che si dipana tra sete di potere, perdita di morale, follia. 

 

«Domani, e poi domani, e poi ancora domani: così, a piccoli passi, giorno dopo giorno, il tempo striscia fino all’ultima sillaba degli anni divenuti soltanto un ricordo; e tutti i nostri ieri non hanno fatto che illuminare a dei pazzi la via che conduce alla polvere della morte. Spegniti, spegniti, piccola candela! La vita è solo un’ombra che cammina, un povero commediante che si pavoneggia e si dimena per un’ora sulla scena e poi cade nell’oblio: la storia raccontata da un idiota, piena di frustrazione e di foga, e che non significa nulla».

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